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03.07.2025
Ginevra
Comunicazione

La comunicazione interna al centro della giustizia digitale: l’esperienza del Tribunale civile ginevrino

Mentre la trasformazione digitale della giustizia è in pieno corso, la comunicazione interna è decisiva come accompagnamento del processo. A questo proposito, il progetto Justitia 4.0 ha intervistato Guillaume Meier, direttore del Tribunale civile ginevrino. In veste di partecipante attivo al progetto pilota, responsabile della comunicazione interna e ambasciatore di Justitia 4.0, egli condivide la sua esperienza unica nel suo genere sulle sfide di comunicazione in un ambiente giudiziario in piena trasformazione. Scoprite come gestisce le incertezze legate all’utilizzo dei mezzi digitali e come assicura una comunicazione interna chiara e coerente.

Foto: Emeric Caron

Quando e come avete introdotto la comunicazione interna nel Tribunale civile?

La comunicazione interna in seno al Tribunale civile è stata introdotta attivamente dal settembre 2024, in concomitanza con l’avvio dell’utilizzo della piattaforma justitia.swiss da parte delle tre camere pilota.  

A questo fine abbiamo sviluppato i seguenti canali e formati di comunicazione: 

  • Punti di informazione durante le riunioni interne
    Nell’ordine del giorno delle riunioni di direzione e delle riunioni congiunte presidente-direzione abbiamo integrato un punto fisso dedicato alla comunicazione. Questo garantisce una divulgazione regolare delle informazioni strategiche. Anche le riunioni del team prevedono punti di informazione regolari per consentire la trasmissione diretta e adeguata di informazioni all’insieme dei dipendenti.

  • Newsletter
    Ogni due-tre mesi, il team di direzione, in collaborazione con il reparto comunicazione, redige una newsletter per il personale del Tribunale. La frequenza d’invio viene adattata a seconda degli avanzamenti registrati dai progetti. La newsletter contiene informazioni sulle attività attuali, in particolare in relazione alla trasformazione digitale in seno al Tribunale e anche alle prossime tappe di progetto.

  • Accesso a informazioni via Intranet
    Tutte le informazioni aggiornate sono messe a disposizione anche sull’Intranet e quindi in modo centralizzato e accessibili in qualsiasi momento.

  • Sessioni di presentazione e di scambio
    A febbraio-marzo 2025, i giudici e i collaboratori sono stati convocati a una presentazione sull’aula giudiziaria del futuro. Prossimamente verrà tenuta per loro anche una presentazione del progetto eDossier, che comprende la piattaforma justitia.swiss e l’ADG. La direzione del Tribunale ha già avuto modo di assistere alla presentazione, il 15 maggio 2025.

  • Scambi informali
    I colloqui spontanei in corridoio o davanti a una tazza di caffè permettono di raccogliere impressioni a caldo, di riconoscere il fabbisogno di sostegno o di formazione e di mantenere un legame umano in un processo di trasformazione. Anche gli scambi informali, quindi, rivestono un ruolo chiave.

Questo modo di procedere strutturato e a tappe ha lo scopo di garantire una trasmissione di informazioni chiara, condivisa e adattata all’insieme dei collaboratori del Tribunale civile nel quadro della modernizzazione degli strumenti di lavoro e dei processi.

Quali sono gli obiettivi principali perseguiti dalla vostra strategia di comunicazione?

La strategia di comunicazione introdotta dal Tribunale civile persegue diversi obiettivi principali, legati alla sua funzione di tribunale pilota nel quadro della digitalizzazione della giustizia.

Essi sono i seguenti:

  • Informare in modo chiaro e accessibile
    Si tratta di rendere tangibili i cambiamenti in corso fornendo ai membri del Tribunale delle informazioni concrete sui progetti, sulle tappe raggiunte e sugli strumenti utilizzati, in particolare per quanto riguarda l’integrazione della piattaforma justitia.swiss.

  • Rassicurare e motivare i collaboratori
    La comunicazione vuole accompagnare la trasformazione, creando fiducia e mostrando i vantaggi delle soluzioni del futuro. Essa consente di mitigare l’insicurezza creata dai futuri cambiamenti tecnologici e organizzativi e di portare i team a bordo di un progetto sensato.

  • Accrescere l’accettazione per la digitalizzazione della giustizia
    È essenziale destare interesse per il progetto e promuovere il consenso, mettendo in risalto l’utilità e la necessità della trasformazione digitale sia per i professionisti, sia per chi beneficia di prestazioni legali.

  • Dare visibilità alle misure intraprese
    La comunicazione consente di mettere luce sul lavoro del team di programma e dei membri del Tribunale, di valorizzare gli sforzi comuni e di fornire una visione d’insieme delle misure intraprese in seno al Tribunale.

Riassumendo, la nostra strategia ha l’obiettivo di fornire a giudici e collaboratori del Tribunale civile le chiavi di comprensione del progetto, di promuovere il loro impegno e di creare una dinamica collettiva positiva attorno alla funzione pilota del Tribunale in questo processo di trasformazione.

Quali sono i primi riscontri di giudici e cancellieri in merito alla comunicazione interna?

I riscontri sono complessivamente positivi, ma piuttosto diversi. Le persone coinvolte nel progetto sono soddisfatte. Una parte dei collaboratori, invece, si tiene in disparte, probabilmente perché il progetto è ancora troppo astratto per loro. Si vedrà un miglioramento dopo l’avvio della piattaforma e dell’ADG.

Una delle sfide dell’accompagnamento della trasformazione è quella di comunicare con sufficiente anticipo allo scopo di coinvolgere giudici, cancellieri e collaboratori, pur sapendo che certi programmi software non sono ancora disponibili e che i processi lavorativi con l’atto elettronico non sono ancora definiti chiaramente.

Come gestite queste incognite al livello della comunicazione interna?

Sono stati svolti diversi workshop con le direzioni e le presidenze dei Tribunali. Cerchiamo di rendere concreti i cambiamenti imminenti e di presentare i vantaggi del nuovo sistema: telelavoro, risparmio di carta, facilità della ricerca di documenti, lavoro simultaneo di più persone in tempo reale con un atto ecc.

Come misurate l’efficacia della vostra strategia di comunicazione?

Utilizziamo due leve principali per valutare l’efficacia della nostra comunicazione interna:

  • Bussola del cambiamento
    Uno speciale strumento di valutazione è stato introdotto per misurare in particolare il livello d’informazione percepito da giudici e collaboratori, la loro comprensione del progetto e il grado di consenso. Questo strumento ci permetterà di seguire gli sviluppi delle loro impressioni nel corso del tempo.

  • Feedback qualitativo tratto dalla prassi
    Prendiamo in considerazione anche i riscontri dei nostri interlocutori, in particolare in occasione di riunioni, di scambi diretti e di workshop. La facilità constatata nell’estendere gradualmente il progetto pilota ad altre camere rappresenta attualmente un buon indicatore della comprensione e del consenso del progetto.

Innanzitutto consiglierei di non sottovalutare l’importanza della comunicazione informale. È altrettanto importante identificare sin dall’inizio del progetto le persone già di per sé motivate o interessate alla trasformazione in corso. Possono contribuire a promuovere il progetto internamente e diventare preziosi moltiplicatori. Infine, sfruttare al meglio i riscontri ottenuti è una strategia particolarmente efficace.

Guillaume Meier, Direttore del Tribunale civile ginevrino

Come fate a rendere le informazioni accessibili e comprensibili a tutti malgrado le differenze del livello d’informazione sulla trasformazione digitale?

Siamo del tutto consapevoli del fatto che le conoscenze e il grado di familiarità con la digitalizzazione vari da una persona all’altra, in particolare in seno a un progetto pilota a cui partecipano persone con profili molto diversi. Ecco perché ci teniamo a garantire che tutti i membri del Tribunale ricevano informazioni chiare, accessibili e adattate alle esigenze specifiche.

  • Accesso facilitato alle informazioni
    Tutti i collaboratori hanno accesso ai principali canali istituzionali d’informazione, specialmente all’Intranet e al sito web dell’autorità giudiziaria come pure al sito web di Justitia 4.0. Queste piattaforme raggruppano tutte le risorse rilevanti sulla trasformazione digitale: informazioni attuali, documenti di riferimento, tutorial e domande frequenti (FAQ).

  • Diffusione mirata via newsletter
    Per assicurare che le informazioni giungano effettivamente ai gruppi target, le newsletter diffuse regolarmente contengono i link diretti alle risorse online. Ciò permette un accesso rapido e intuitivo ai contenuti, indipendentemente dal livello di competenza digitale del singolo destinatario.
     
  • Contenuti chiari e accessibili (linguaggio comprensibile)
    Particolare attenzione è rivolta alla formulazione dei contenuti. Diamo preferenza a un linguaggio semplice ed esplicativo ed evitiamo il gergo tecnico, affinché i messaggi siano comprensibili per tutti, senza distinzione di funzione o di competenza digitale.
     
  • Accompagnamento umano e individuale
    In aggiunta alle risorse messe a disposizione, ci impegniamo a mantenere una dimensione umana nelle nostre comunicazioni. I collaboratori possono rivolgersi a persone di riferimento o ai colleghi più esperti per porre domande, richiedere precisazioni o se del caso anche un accompagnamento passo per passo.

Grazie alla combinazione tra accessibilità delle informazioni, contenuti comprensibili e vicinanza personale creiamo un ambiente propizio per comprendere e assimilare gradualmente gli aspetti centrali della trasformazione digitale, indipendentemente dalle nozioni preliminari del singolo.

Quali sono le principali difficoltà riscontrate in materia di comunicazione presso il Tribunale civile?

Una delle principali difficoltà riscontrate attualmente risiede nella mancanza, in questa fase del progetto, di contenuti concreti da comunicare in seno all’autorità giudiziaria. Al momento la trasformazione digitale è perlopiù teorica, il che limita la capacità di immaginarsi ciò che arriverà e di impegnarsi attivamente.

Sia giudici che collaboratori devono poter vedere, testare e capire concretamente gli strumenti digitali per poter riconoscere i loro vantaggi nella quotidianità lavorativa: guadagno di tempo, semplificazione delle procedure, miglioramento del coordinamento ecc. Se mancano delle dimostrazioni delle funzioni, esempi d’utilizzo tangibili o test pratici avanzati, la comunicazione rimane astratta o troppo distante nel tempo per destare interesse nel presente.

Questa difficoltà è ulteriormente accentuata dal contesto istituzionale, caratterizzato dall’incertezza legata al processo legislativo e alla ripetuta posticipazione dei termini per l’introduzione dell’atto elettronico. Queste circostanze destano aspettative ma anche scetticismo, creando una maggiore passività nei team. 

Si tratta quindi di informare al momento giusto sui cambiamenti per evitare un entusiasmo sproporzionato rispetto all’avanzamento del progetto.
È altrettanto importante mantenere uno scambio regolare e trasparente con il team del programma per garantire una comunicazione coerente sia a livello giudiziario che istituzionale.

La nostra sfida consiste dunque nel mantenere un dialogo chiaro, motivante e trasparente malgrado le incertezze, e al contempo nel preparare il terreno per un’assimilazione progressiva una volta disponibili gli strumenti. Questo significa dare visibilità a ogni avanzamento, anche modesto, e ascoltare i bisogni espressi per quindi adattare la nostra comunicazione.

Come fate a superare queste sfide?

Finora la nostra priorità era di mantenere una dinamica di comunicazione regolare, coerente e costruttiva. Malgrado l’assenza attualmente di elementi tecnici pienamente operativi, riteniamo sia essenziale mantenere il contatto, continuare a informare gli interessati e prepararli ai prossimi passi.

Ci impegniamo a munire il progetto di misure concrete il prima possibile. Non appena uno strumento, una funzione o un mezzo ausiliario è a disposizione, anche se solo parzialmente, lo divulghiamo nei nostri canali di comunicazione allo scopo di rendere la trasformazione digitale più tangibile. Questo permette di uscire gradualmente dal quadro teorico e di mostrare che sono in corso degli sviluppi concreti.

Inoltre, l’estensione graduale del progetto pilota riveste un ruolo chiave. Permette infatti di coinvolgere più attori in seno al Tribunale, di diversificare i profili toccati e quindi di rendere i cambiamenti più visibili e tangibili. I riscontri ottenuti dai primi partecipanti sono preziosi come materiale di comunicazione e incoraggiano gli altri a salire a bordo.

Infine, ci accertiamo di adottare un approccio pragmatico e realistico, assumendoci le incertezze legate alla tempistica del progetto e al contempo valorizzando ogni tappa raggiunta. Questo contribuisce a creare un clima di fiducia e a mantenere l’interesse.

Cosa consiglia agli altri dirigenti di Tribunale o capi ufficio delle autorità giudiziarie tenuti a occuparsi della comunicazione interna nella loro istituzione?

Innanzitutto consiglierei di non sottovalutare l’importanza della comunicazione informale. Oltre ai canali ufficiali, gli scambi spontanei rivestono un ruolo decisivo nel diffondere idee, nel gestire resistenze o paure e nel creare un clima di fiducia. Spesso è proprio in momenti del genere che vengono a galla i veri dubbi – e che si presentano le opportunità per comunicare efficacemente i messaggi centrali.

È altrettanto importante identificare sin dall’inizio del progetto le persone già di per sé motivate o interessate alla trasformazione in corso. Possono contribuire a promuovere il progetto internamente e diventare preziosi moltiplicatori. Coinvolgendoli sin dall’inizio si crea una dinamica partecipativa che dà senso al progetto e rafforza la legittimità presso il resto dei colleghi.

Sfruttare al meglio i riscontri ottenuti è un’altra strategia particolarmente efficace. Le testimonianze tratte dalla prassi rendono i cambiamenti tangibili, aiutano a mitigare le paure e convincono progressivamente. Spesso il consenso nasce grazie ai sostenitori della prima ora, e da lì si consolida ulteriormente.

Per riassumere, una comunicazione interna di successo si basa tanto quanto sull’ascolto, la vicinanza e il coinvolgimento progressivo dei team che sui messaggi istituzionali. Concentrarsi sulle persone, sul coinvolgimento di tutti gli attori e su una comunicazione comprensibile è, a mio avviso, essenziale per il successo.

Secondo lei, come evolverà la comunicazione interna in un ambiente giudiziario sempre più digitale?

Sono convinto che in un ambiente giudiziario in piena trasformazione digitale sia fondamentale mantenere un approccio ibrido di comunicazione interna. Un approccio, quindi, che combina i vantaggi degli strumenti digitali con le qualità delle interazioni umane.

I formati digitali, quali video, podcast interni o moduli di formazione e-learning, offrono interessanti opportunità in termini di flessibilità, accessibilità e standardizzazione delle informazioni. Permettono di raggiungere un largo pubblico in qualsiasi momento e di adattarsi ai ritmi lavorativi individuali. Questi strumenti assumeranno indubbiamente un ruolo sempre più importante nelle nostre attività di comunicazione.

Ciononostante, questi formati non possono sostituire interamente la presenza umana. Le riunioni in presenza, gli scambi informali o le discussioni di gruppo sono indispensabili, specialmente in un ambiente sensibile ed esigente come quello della giustizia. Sono proprio momenti del genere che consentono di precisare le proprie affermazioni, di chiarire malintesi e mitigare resistenze e quindi di rafforzare la fiducia.

Credo addirittura che, più la comunicazione diventa digitalizzata, più bisogna preservare e rafforzare gli spazi per il dialogo umano. In un contesto in cui le informazioni circolano rapidamente, e a volte anche in modo impersonale, diventa ancora più importante creare delle opportunità di scambio autentiche, dove ognuno può esprimere i propri dubbi, porre domande o semplicemente venir ascoltato.

In breve, il futuro della comunicazione interna nella giustizia digitale si basa, secondo me, su un equilibrio intelligente tra strumenti digitali performanti e interazioni umane d’alta qualità, a titolo di complemento, non di sostituzione.

sferibili ad altri Tribunali. Diventa così un vettore di mutualizzazione degli sforzi, al servizio di un cambiamento graduale e coerente.

Qual è il ruolo del reparto comunicazione dell’autorità giudiziaria riguardo alla comunicazione dei cambiamenti in seno ai diversi tribunali?

Il reparto comunicazione dell’autorità giudiziaria assume un ruolo centrale e strutturante nel processo di cambiamento, e contribuisce attivamente alla strategia di cambiamento diretta dal capo progetto. 

Al centro delle interazioni tra il team di programma, la giurisdizione pilota, la responsabile di formazione e il team di comunicazione di Justitia 4.0, il reparto comunicazione cura la coerenza dell’insieme di misure di comunicazione proposte e intraprese. Essa si accerta, inoltre, che i messaggi diffusi rientrino in una strategia chiara, in linea con gli obiettivi del progetto di trasformazione digitale. Il suo posizionamento interdisciplinare gli permette di far circolare le informazioni, di dare visibilità ai feedback ricevuti e di attuare le decisioni strategiche in modo concreto e adatto alla situazione. In quanto punto di connessione e di scambio, la sua funzione è essenziale per migliorare il flusso di informazioni, anticipare le resistenze e adattare i messaggi alle realtà della quotidianità lavorativa.

Inoltre agisce anche da partner professionale: apportando la sua esperienza professionale in materia di comunicazione interna ed esterna, creando un legame con partner esterni nella sua area di competenza (persone di riferimento cantonali e il team di progetto di Justitia 4.0) e partecipando al processo di accompagnamento del cambiamento, il reparto di comunicazione sostiene concretamente i Tribunali nell’implementazione delle loro misure di comunicazione. Questo include la consulenza strategica, l’identificazione dei canali opportuni, la produzione di contenuti chiari e accessibili in collaborazione con il team di progetto e la messa a disposizione di strumenti adattati.

Un altro aspetto centrale della sua attività risiede nell’armonizzazione dei contenuti e dei messaggi: vista la complessità dell’ambiente istituzionale, il reparto comunicazione aiuta a creare una base comune di comprensione e di linguaggio. Questo promuove la comprensione del progetto a livello nazionale, al contempo rispettando le particolarità locali e la necessaria coerenza d’insieme.

Infine, grazie all’esperienza acquisita nel quadro dei primi avvii e del progetto pilota nel Tribunale civile, il reparto comunicazione può attingere alle procedure comprovate e alle lezioni apprese per proporre misure di comunicazione opportune e trasferibili ad altri Tribunali. Diventa così un vettore di mutualizzazione degli sforzi, al servizio di un cambiamento graduale e coerente.

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