14.01.2022

Il Tribunale amministrativo federale non entra nel merito dei ricorsi contro il bando di concorso della piattaforma “Justitia.Swiss”

L’associazione «Digitale Gesellschaft» e una società svizzera d’informatica non sono legittimate ad agire in giudizio contro il bando di concorso per la nuova piattaforma giudiziaria «Justitia.Swiss». Pertanto, il Tribunale amministrativo federale non entra nel merito dei loro ricorsi.

Il 21 luglio 2021 il progetto Justitia 4.0 ha pubblicato il bando di concorso per la piattaforma “Justitia.Swiss” su simap (Justitia 4.0 lancia il bando di concorso per la piattaforma “Justitia.Swiss”). Insieme ad una società informatica, l’associazione « Digitale Gesellschaft Schweiz » ha presentato un ricorso contro la gara d’appalto al Tribunale amministrativo federale (TAF). In una decisione provvisoria del 31 agosto 2021, il TAF ha respinto l’effetto sospensivo (La piattaforma “Justitia.Swiss” supera il primo ostacolo).

Nella sua sentenza del 3 gennaio 2022 (B-3595/2021), il TAF ha quindi deciso di non entrare nel merito dei ricorsi. Secondo il TAF, i ricorrenti non hanno potuto provare alcun interesse degno di protezione nell’annullamento o nella modifica dell’offerta. Perché questo sia il caso, dovrebbe esserci infatti un nesso stretto e diretto tra lo scopo statutario dell’associazione « Digitale Gesellschaft » e la decisione impugnata. In base ai suoi statuti, lo scopo dell’associazione «Digitale Gesellschaft» non consiste nel tutelare gli interessi di potenziali offerenti nell’ambito del bando di concorso in questione. Inoltre, non è oggettivato in quale modo un numero importante dei suoi membri potrebbe essere toccato dal bando di concorso. La società informatica, d’altra parte, non ha potuto dimostrare in modo credibile di essere un potenziale fornitore dei servizi messi in gara. I ricorrenti possono appellarsi alla sentenza presso il Tribunale federale.

Il progetto Justitia 4.0 è soddisfatto della decisione del TAF. La gara d’appalto per la piattaforma “Justitia.Swiss” continuerà come previsto e la seconda fase (presentazione delle offerte da parte dei fornitori selezionati nella prima fase) sarà lanciata nelle prossime settimane. In un primo momento, sarà costruita una versione di base della piattaforma “Justitia.Swiss”, che potrà essere adeguata sia a seguito dei test effettuati sia in conformità con le decisioni che prenderà il Parlamento federale relative alla Legge federale concernente la piattaforma per la comunicazione elettronica nella giustizia (LPCEG).

 

Comunicato stampa del Tribunale amministrativo federale

Sentenza del Tribunale amministrativo federale (in tedesco) 

Puoi scoprire di più sulla piattaforma “Justitia.Swiss” qui.

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